Programma di accoglienza e integrazione, attivato nel 2017 e rinnovato nel 2019, totalmente finanziato dalla Conferenza episcopale italiana quali Caritas italiana e Comunità di Sant’Egidio, per permettere l’ingresso legale e sicuro a cittadini eritrei e degli altri paesi del Corno d’Africa, costretti a fuggire dai loro paesi a causa di motivi politici, religiosi e razziali ed accolti da anni nei campi profughi etiopi. I beneficiari di questo programma devono presentare condizioni di vulnerabilità personale o familiare.
Essi sono accolti per un anno a carico della Caritas e della comunità di Sant’Egidio, che garantisce loro l’alloggio, e aiutati nel loro percorso di integrazione nel territorio italiano da l’equipe degli operatori delle diverse Caritas diocesane, dai volontari e dalle famiglie tutor.
Il programma si basa su un memorandum firmato tra il Ministero degli interni italiano da un lato e Caritas italiana e Comunità di Sant’Egidio dall’altro il 12 Gennaio 2017. Questo segue il primo protocollo istitutivo del programma dei corridoi umanitari, firmato nel 2015 dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Federazione delle Chiese evangeliche italiane, rivolto ai profughi siriani presenti nei campi profughi in Libano. Ad oggi con i corridoi umanitari sono stati portati in Italia oltre 2000 profughi. Nel 2019 il progetto è stato ampliato ad altri 600 profughi provenienti da tre “paesi transito” (Etiopia, Niger e Giordania).