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GANDHI CHARITYAssociazione senza scopo di lucro, fondata a Milano nel 2003 dalla dottoressa Alganesh Fessaha, i cui progetti sono volti a fornire assistenza ai rifugiati ed ai migranti nel continente africano, a aiutare bambini abbandonati, adolescenti, donne con gravi disagi e vittime di violenza in diversi paesi africani. Dal 2008 l’associazione ha intrapreso una serie di attività in Egitto, per liberare i migranti eritrei detenuti nelle carceri per immigrazione clandestina, in special modo nel Sinai. Nei campi profughi in Etiopia, invece, i progetti attivati dall’associazione sono volti a fornire assistenza medica a malati e anziani, a far funzionare un mulino per dare lavoro e cibo ai profughi e a fornire almeno un pasto al giorno a circa 850 bambini orfani che vivono nel campo profughi di Mai Aini. Dal 2016 l’associazione collabora con la comunità di Sant’Egidio e la Caritas per selezionare i profughi vulnerabili da inserire nel programma dei corridoi umanitari. GESTIONE DELLE ASPETTATIVEPer aspettative si intende come ci rapportiamo al nostro presente e al nostro futuro in base alle nostre esperienze passate, nonché a percezioni, emozioni, immaginazioni e desideri, a volte anche senza una base razionale e con poche informazioni disponibili. Le aspettative possono motivare la crescita delle persone ma possono anche causare delusione quando non si verificano (Canadian Refugee Sponsorship Training Program, 2013). Molti rifugiati arrivano con aspettative e spesso non prevedono le sfide che dovranno affrontare nella nuova destinazione. D’altra parte, anche l'accoglienza è complessa. L'eccitazione e la passione nell’accogliere si scontra con la lotta di affrontare nuove abitudini culturali, ritmi, percezioni e aspettative crescenti. Gestire le aspettative implica trovare una modalità di rapporto fra i rifugiati e le comunità ospitanti, che aiuti entrambi a crescere attraverso un dialogo aperto e costruttivo. |