L’insieme di condizioni determinate da fattori e processi fisici, sociali, economici e ambientali che aumentano la suscettibilità e la fragilità psicofisica di un individuo o di una famiglia nel contesto di vita dei campi profughi. Nel protocollo istitutivo dei corridoi umanitari sono state prese in considerazione queste vulnerabilità: la condizione di madre sola con figli minorenni, l’essere anziani soli, l’aver subito violenza sessuale o altre forme di violenza fisica, di persecuzione o di tortura, l’handicap fisico o psichico, la condizione di minore non accompagnato. In base a quanto previsto dal protocollo stesso, i beneficiari dei Corridoi Umanitari possono essere “persone ritenute meritevoli dall’UNHCR, almeno prima facie, del riconoscimento dello status di rifugiato” ai sensi della Convenzione di Ginevra del 1951 (e del suo Protocollo del 1967), ma anche potenziali richiedenti protezione comunque in condizioni di oggettiva vulnerabilità determinata dalla loro situazione personale, dall’età e dalle condizioni di salute.”