Poema per il Mali Mali paese di sole Popolo di grande storia, leggenda e civiltà, Paese di Soundjata Keita, Mansa Moussa re dell’oro, Paese del fiume Niger - Djoliba - e del fiume Senegal dove nuotano i grandi ippopotami. Paese delle città leggendarie: Bamako città dei 3 coccodrilli, Timbuctou la città misteriosa del Sahara, anche città dei 33 santi. Paese dei popoli che hanno giorni belli e giorni brutti, che non hanno tutto quello che vogliono, ma hanno tutto quello di cui hanno bisogno. Quando sei confuso Maliba, Quando sei preso da una spirale di macchinosi ingranaggi, Quando hai toccato più del fondo E ti chiedi se un giorno il sole tornerà a splendere per te, È allora che devi lasciare andare quelle idee negative, Apri gli occhi alla vastità dell'universo e delle opportunità. La vita è dura, la vita è complicata, Ma è anche facile se la prendi con filosofia e cerchi di vedere il lato buono delle cose. Dite a voi stessi che se siete vivi sentirete molto di più di quando starete riposando nella vostra tomba senza il rumore delle città tormentate, del mondo disumano e pieno di disperazione. Se perdi il tuo lavoro, pensa a quelli che ottengono un lavoro e muoiono a poche ore dal loro successo, preferisci fallire o morire? Tutte queste prove hanno una cosa in comune: è il dolore che hai provato nel disagio dopo una vita relativamente felice, è questo dolore che deve servire come punto di partenza per una nuova vita, in altre parole… trasformare le debolezze in punti di forza. Auguriamoci di non perdere mai la speranza, la speranza di risorgere dalle ceneri come la bellissima fenice, o di continuare senza fermarsi come il ragno che tesse la sua tela tante volte quando è rotta dalla mano errante di un vento umano o naturale. Alla fine, lo sforzo ripaga sempre e il coraggio di continuare, la forza di lottare, la voglia di vivere prevalgono sulla disperazione e sulle sue battute d'arresto. Il Mali, la nostra bella e tenera patria, ha fatto molta strada, ma andrà anche più lontano di quanto alcuni dei suoi figli possano immaginare. Le tracce delle ferite nel tessuto sociale, il conflitto che ha ucciso la solidarietà umana, le ferite ancora aperte meritano l’augurio di una buona guarigione, lasciamo che le cicatrici appartengano ad un passato comune, che sarà sempre doloroso, ma che può insegnarci una grande lezione di umiltà nazionale. |