Ciò che ci interessa, ieri come ora, è Il punto di osservazione, la prospettiva da cui si osserva il mondo.
Ci siamo chiesti: quale punto di vista manca nell'usuale narrazione della migrazione?
Le persone che immigrano, o che emigrano – basta un termine per capovolgere prospettiva - sono abitualmente raccontate da altri, da chi la migrazione non la vive, o almeno non “quella” migrazione.
Per questo nasce “Human Factor”: laboratorio di auto-narrazione che vede come protagonisti giovani originari di Paesi extra-europei messi in condizione di raccontare sé stessi con i propri sguardi e pensieri, da quel punto di osservazione spesso mancante che può aiutare tutti a guardare in maniera diversa.
Perché queste voci rappresentano una prospettiva di cui l'Europa e l'occidente ha bisogno per mettersi nei panni altrui, capire meglio ed accettare i mondi che incontra, per condividere, per accogliere e relazionarsi da pari.
In sostanza, perché ci piace l'idea di un mondo senza distanze e frontiere tra Paesi, persone, continenti.
Nella prima edizione HF1 avevamo pensato che, essendo tutte/i molto giovani, un social potesse essere lo strumento di narrazione più adatto a loro e abbiamo aperto un profilo Instagram per ognuno dei partecipanti. Ma Instagram richiede una presenza costante e preferibilmente l'uso di immagini e video, una gestione troppo gravosa soprattutto per chi ancora deve trovare il suo posto nel mondo reale.
Così, convinti dell'idea del progetto, che ha rappresentato un percorso ricco sia umanamente che professionalmente, lo abbiamo trasformato, cercando un mezzo che potesse essere più gestibile, “vivibile”, in cui le/i partecipanti si potessero sentire maggiormente a loro agio.
Quindi è dalla costola di HF1 che nasce HF2, stessa logica ma con metodo e canale di comunicazione diversi e più autori coinvolti, per dare sempre più sostanza, profondità e varietà di sguardi a questo racconto collettivo.
Alcune/i ragazze/i della prima edizione sono rimasti a proseguire questa avventura, altri hanno preso altre strade, com'è giusto che sia.
HF2 avrà la forma di un Blog.
Non si tratterà di un blog focalizzato sulla migrazione (pur se singolarmente i partecipanti potranno scegliere di farlo): il focus è su tutto ciò che aiuta a trasmettere prospettive e visioni dei protagonisti, di cui emergano le identità e le persone di solito nascoste dietro l'etichetta “migrante”.
Per arrivare a pubblicare contenuti adatti ad un blog, stiamo svolgendo un workshop formativo online di auto-narrazione. Non semplicissimo da gestire perchè le ragazze e i ragazzi che partecipano sono di provenienze e quindi di lingue diverse, alcune/i sono già in Italia, altri ancora nel loro paese d'origine (con problemi di connessione), altre/i in procinto di arrivare quindi con problemi burocratici ben più impegnativi che seguire un workshop.
Per ora i paesi rappresentati sono: Eritrea, Tunisia, Angola, Yemen, Congo Brazzaville, Mali, Mozambico e Siria.
Uno straordinario mix di lingue e culture su cui puntiamo molto e che sta cominciando a dare i suoi frutti.
Il Blog di HF2 sarà presto messo on line.