ENCOUNTERS SECOND ISSUERifugiato giunto dalla Birmania nel 1988, Cho Too ha prestato il suo servizio per assistere altre persone costrette a lasciare le loro case e a viaggiare verso gli Stati Uniti. Nel via vai di beneficiari, colleghi e ospiti vari, il suo impegno al servizio della popolazione più vulnerabile è rimasto inalterato. Anche durante le difficoltà, quando il lavoro di integrazione fa cedere i più indefessi operatori della Catholic Charities, Cho non si perde d'animo. Uomo energico, affronta gli innumerevoli processi tipici delle fasi di integrazione di una persona o di una famiglia, in un modo che fa sembrare il tutto meno scoraggiante di quanto appaia sulla carta. La Catholic Charities dell'Indiana settentrionale ha un programma, di cui Cho fa parte, che facilita l'integrazione dei rifugiati nella comunità locale. L'indirizzo proviene dalla Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti, sotto forma di assegnazione dei casi (USCCB è una delle 9 entità che collabora con il governo federale per agevolare la sponsorizzazione dei rifugiati, quindi trasferisce gli effettivi compiti di integrazione ai partner locali). Il programma, che dura 3 mesi, inizia con l'accoglienza dei rifugiati all'aeroporto locale e termina formalmente con una dismissione finale (sebbene informalmente possa continuare per anni poiché, al sorgere di problemi, le relazioni personali permangono). Tale programma Include tutto, dall'iscrizione dei bambini a scuola all'ottenimento di assistenza sanitaria/assicurazione, fino all'assegnazione di numeri di previdenza sociale e alla ricerca di un impiego adeguato. Cho ha un ruolo in ogni fase del processo, dimostrando uno straordinario mix di abilità nel gestire il suo carico di lavoro, anche se ci dice che 90 giorni non sono sufficienti per consentire ai rifugiati di inserirsi veramente nelle loro nuove vite. Altri paesi, come quelli della Scandinavia europea, adottano programmi che durano fino a un anno consentendo un'integrazione più profonda e successi a lungo termine. Tema |
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Testo e Intervista realizzate dalle studentesse Abigail Helme e Theresa Salazar del corso Refugee Policy lab,
tenuto dalla Professoressa Ilaria Schnyder presso l'Università di Notre Dame. | |