Padre Rey è un missionario messicano che sta lavorando a supporto della Caritas di Vicenza.
A lui abbiamo chiesto di aiutarci ad entrare, capire e raccontare le dinamiche in atto nelle tre accoglienze dei Corridoi Umanitari, a quasi un anno dall'arrivo dei rifugiati.
Rey incontra per la prima volta la migrazione in Australia, inviato dalla sua congregazione. Sarà poi in Thailandia, Costarica, ancora Messico, prima di essere inviato in Italia a studiare il tema nel contesto europeo. Queste esperienze e l'essere a sua volta migrante gli permettono una prospettiva unica: sa vedere con gli occhi dei migranti così come con quelli degli operatori, mentre con i suoi osserva tutto, compresi noi e la nostra società.
In questa prima parte di racconto indaghiamo il suo rapporto con i beneficiari, in particolare con i quattro giovani accolti a Quinto Vicentino.
Sappiamo, da precedenti videochiamate con i quattro ragazzi, che il loro desiderio – il sogno, come dice Rey – era quello di poter continuare gli studi, qui in Italia. Il progetto, e la realtà, impongono che la priorità sia ottenere un certo livello di indipendenza economica, così i ragazzi stanno frequentando un corso di formazione per saldatori. Ci interessa sapere come loro stiano vivendo il momento, e ne parliamo con Rey e i protagonisti.