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Il mio amico Sambou

Ho completato la mia educazione primaria nella scuola del mio villaggio ed ero uno degli studenti “buoni”,
che sapeva già leggere e scrivere. Vorrei dire che imparare a leggere presto mi ha aiutato nella vita futura,
dato che ho letto abbastanza negli anni della scuola media anche se ho sviluppato grandi difficoltà
nella lettura in pubblico.
Se ci ripenso adesso, quanto tempo sprecato ad aver il timore di leggere davanti a un pubblico.
Quando mi son ritrovato a presentare i miei lavori qui in Italia davanti a tante persone e grandi gruppi,
ogni tanto mi tornava in mente quella difficoltà, quanta gioia ho provato nel superare questo mio limite.
Dopo la scuola primaria ho terminato il secondo ciclo d’istruzione in un’altra a 40 km da casa mia.
Purtroppo, ho dovuto cambiare perché la mia era limitata al livello primario.
E’ stato difficile separarmi dagli amici che avevo fatto all'epoca, avevo paura di essere solo,
di non trovare amici, di non rivedere i vecchi...
Non erano tantissimi chilometri da casa mia; eppure, il cambiamento lo ricordo ancora inquietante.
Avevo paura a spostarmi da un luogo ad un altro, non saprei dire di più su questa paura…
ero poco più che un bambino, ma ricordo quanto è stato significativo per me.
Nella nuova scuola mi sono adattato molto rapidamente e ho iniziato a fare amicizia con i compagni.
L'adattamento è sempre più facile quando si è bambini, senza nessun dubbio!
Ho incontrato il mio migliore amico d'infanzia, Sambou, era un bel giovane dalla pelle chiara.
Avevamo caratteri diversi: lui era più introverso e io più creativo, per questo ero soprannominato "Dodici soggetti, tredici valori";
eravamo molto uniti e ci difendevamo sempre. Mi piacerebbe un giorno rivederlo e parlare a quei due giovani che eravamo.
L’ho sentito qualche anno fa, vive in Gabon, ha lasciato il Mali dopo di me.
Ci siamo scambiati dei messaggi, mi ha fatto molto effetto e lo penso spesso.
Abbiamo parlato della nostalgia che proviamo entrambi, trovandoci d’accordo sul fatto che non avevamo altra scelta
e che ci piacerebbe un giorno ritrovarci nel nostro villaggio in Mali.

 

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